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Perché la mensa diffusa è una forma di welfare aziendale?

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Perché la mensa diffusa è una forma di welfare aziendale?

Molto spesso, quando si pensa al welfare aziendale, lo si associa all’assistenza sanitaria oppure a buoni per beni e servizi.

Tali prestazioni fanno sicuramente parte dell’ampio spettro di possibilità offerte dal welfare aziendale, ma di sicuro non lo definiscono.

L’applicazione di politiche di welfare in azienda presuppone una diversa attenzione verso il personale dipendente, attenzione che spesso può essere messa in pratica sia attraverso attività valorizzate che con attività che non hanno un preciso e definito valore monetario.

In questo contesto, e come grande connettore tra le diverse attività possibili, si inserisce il servizio di mensa diffusa: ovvero la possibilità di convenzionare una serie di locali per fornire il vitto al personale dipendente.

Da un punto di vista fiscale, come previsto dal famigerato comma 2 dell’articolo 51 del Tuir, tale servizio non concorre a generare reddito da lavoro dipendente; questo significa che quanto riconosciuto non incorrerà in nessuna imposizione sia da un punto di vista fiscale che previdenziale.

Al contrario dei buoni pasto o dell’indennità sostitutiva, in caso di mensa convenzionata non vi sono limiti giornalieri per la concessione, il pasto potrà quindi essere completo e senza limitazioni, si veda in ultimo la risposta dell’Agenzia delle entrate 122 del 24 aprile 2020.

Questa attività si unisce poi alla possibilità per il datore di lavoro di mettere in moto un sistema di wellbeing, ovvero una maggiore attenzione da parte dell’azienda a tutti gli aspetti legati al benessere del personale dipendente.

In tal modo infatti il datore di lavoro potrà procedere nell’accordarsi con i locali di riferimento per creare pasti bilanciati e salutari ma mantenendo le possibilità di scelta in capo al dipendente che potrà gestirle come meglio crede, senza la creazione di apposite struttura ma solo attraverso l’uso di convenzioni.

Convenzioni che potranno essere guidate da una politica di sostenibilità, di territorio e di salutismo andando anche a rilanciare il vicino ecosistema dei locali pubblici fortemente colpito dalla crisi e creando quindi un legame.

Inoltre si potrà affiancare un meccanismo di formazione ed informazione sulla corretta alimentazione per favorire la comprensione e condividere un percorso salutare e produttivo.

Il servizio di mensa diffusa risulta quindi una modalità semplice, ma efficace, non solo per fornire il vitto ma per curare il benessere del personale dipendente e di conseguenza rendere più fruttuoso l’apporto del personale dipendente.

BOFU - WELFARE
Published On: 1 Dicembre 2020Categorie: Aziende e Consulenti

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About the Author: Luca Furfaro

Consulente del lavoro con mio studio, assisto le aziende nella gestione delle risorse umane. Laureato in scienze potiche e iscritto all’Ordine dei consulenti del lavoro di Torino, scrivo per alcune testate specializzate in materia lavoro. Autore di “L’esperto in tasca – Fisco lavoro e Previdenza, Le novità del 2017”, “Decreto dignità - Le questioni controverse” e "Welfare Aziendale".