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Il potere del cibo sulle nostre performance lavorative

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Il potere del cibo sulle nostre performance lavorative

Il cibo è il motore del nostro cervello, soprattutto in pausa pranzo. Ecco come e cosa mangiare per migliorare le performance sul lavoro

Il nostro modo di mangiare influisce pesantemente su tutti gli ambiti della nostra vita: la nostra salute prima di tutto, poi il nostro umore, il nostro equilibrio psicofisico, i ritmi sonno/veglia e, ultimo ma non meno importante, le nostre performance lavorative.

Ebbene sì: il nostro rendimento sul lavoro potrebbe (anzi, quasi certamente è) condizionato da quello che mettiamo nel piatto. Soprattutto in pausa pranzo. 

Ecco perché la pausa pranzo è il momento più importante della giornata lavorativa: dal modo in cui trascorriamo quell’ora dipende molto della nostra vita, a cominciare dalle prestazioni sul lavoro. Vediamo perché. 

Come e cosa mangiare in pausa pranzo

Secondo il Rapporto Fipe 2018 gli italiani amano mangiare la pasta a pranzo: lo fa il 54,7% dei lavoratori, soprattutto uomini. Le donne invece sembrano preferire una pausa pranzo veloce e multitasking, durante la quale potersi dedicare anche ad altre attività, dal social checking al parrucchiere.

Ma come dovrebbe essere la pausa pranzo perfetta?

Secondo il parere della nutrizionista* il pranzo perfetto, soprattutto se consumato rapidamente durante la pausa dal lavoro, dovrebbe essere a base di cereali integrali, proteine, frutta e verdura. Inoltre, dovrebbe essere consumato lontano dal monitor del computer e seguito da una breve passeggiata, per digerire e stimolare la produzione di vitamina D.

Quali sono gli errori da evitare?

La pasta, anche se sembra essere la scelta preferita dagli italiani, andrebbe evitata: non perché faccia male in assoluto, ma perché rischia di appesantire e provocare sonnolenza. Meglio quindi consumarla a cena: non è vero che fa ingrassare di più se mangiata di sera, anzi, aiuta a conciliare il sonno.

Per quanto riguarda i secondi, meglio preferire il pesce alla carne, anche quello più grasso, come salmone e pesce azzurro: i grassi si smaltiscono facilmente durante la giornata e i nutrienti presenti nel pesce favoriscono la concentrazione e sono un toccasana per la salute. 

Mangiare troppo non è mai una buona idea, soprattutto in pausa pranzo: il rischio è di appesantire troppo la digestione e non riuscire a smaltire le calorie in eccesso, soprattutto se si lavora alla scrivania.

L’identikit del pasto perfetto

Alla luce di tutte queste informazioni possiamo tracciare l’identikit del pasto perfetto: 

  • Leggero, equilibrato e nutriente 
  • Con tanta frutta e verdura 
  • Variegato e gustoso
  • Consumato lontano dalla scrivania (se non è possibile consumarlo al ristorante, perlomeno bisogna evitare di rimanere alla scrivania!)
Breve guida dipendenti pausa pranzo
Published On: 15 Dicembre 2020Categorie: Dipendenti

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About the Author: Giuliana Gugliotti

Giornalista, blogger e social media manager freelance. Aiuto aziende e professionisti a raccontare la loro storia e a costruirsi un’identità vincente sul web.