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Mangiare senza glutine fa bene o male alla salute?

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Mangiare senza glutine fa bene o male alla salute?

Fino a poco tempo fa mangiare cibi gluten-free era una prerogativa delle persone intolleranti al glutine oppure celiache. Adesso cosa è cambiato?

I prodotti senza glutine, negli ultimi anni, hanno iniziando a diffondersi a macchia d’olio sugli scaffali dei supermercati. Spesso vengono percepiti come un’alternativa più salutare rispetto ai prodotti che contengono glutine. É vero oppure si tratta solo di una moda del momento? Cerchiamo di capirlo insieme in questo articolo.

Una premessa: cos’è il glutine?

Il glutine è una proteina che si trova naturalmente in alcuni cereali come il grano, l’orzo e la segale. Ha la funzione di agente legante e, infatti, dona elasticità e struttura agli impasti.

Il glutine si trova in cibi comuni come la pizza, il pane o la pasta ma non fornisce nessun nutriente essenziale al nostro corpo: si tratta infatti dell’unica proteina che non può essere digerita dal nostro organismo. Questo significa che, per coloro che non soffrono di intolleranze, il glutine passa praticamente inosservato una volta ingerito all’interno del corpo.

Per coloro che soffrono di intolleranza, invece, il glutine innesca una risposta immunitaria che causa infiammazione e danneggia l’intestino. É per questo che per i celiaci diventa cruciale seguire una dieta gluten-free. Ma per il resto della popolazione?

Le opinioni in merito sono discordanti, ma diversi studi sembrano evidenziare come non ci sia nessun motivo scientifico per eliminare il glutine dalla propria dieta.

Dieta gluten-free: cosa dicono gli studi?

mangiare senza glutine fa bene o male

Ricerche condotte dall’Harvard Health School sembrano dimostrare che i cibi senza glutine sono solitamente meno ricchi di minerali e fibre e più ricchi di zuccheri e grassi, con conseguente rischio di aumento del peso e rischio di obesità.

Quello dell’Harvard Health School non è l’unico studio che parla di questo! Un altro importante studio, questa volta spagnolo, ha sottolineato come il pane senza glutine abbia mediamente una concentrazione doppia di grassi rispetto a quello tradizionale ed un contenuto di proteine da due a tre volte inferiore. Dati simili anche per biscotti e pasta.

Molti produttori di alimenti senza glutine, infatti, utilizzano ad esempio la farina di riso, che è più povera di proteine e micronutrienti e, nel tentativo di replicare il sapore e la consistenza dei prodotti con glutine, aggiungono maggiori quantità di grassi, sale o zucchero.

In pratica, solo perché un prodotto è etichettato come “gluten-free” non significa che sia più salutare. Come sempre, controllare l’etichetta di ogni singolo prodotto e verificare la quantità di zuccheri, additivi e sostanze poco salutari dovrebbe essere la prassi da seguire in ogni caso, indipendentemente dai “claim” riportati sul packaging!

In conclusione

Per coloro che soffrono di celiachia e intolleranze al glutine, l’aumento dell’offerta di prodotti gluten-free è sicuramente una buona notizia. Ma per coloro che non soffrono di intolleranze, la conclusione è che non c’è nessun motivo scientifico per cui evitare il glutine. Anzi, molti produttori sfruttano la dicitura “gluten-free” semplicemente per vendere il proprio prodotto ad un prezzo più alto!

C’è da considerare però che le varie ricerche hanno preso in esame le diete senza glutine “moderne”, ovvero quelle composte da alimenti industriali forzatamente gluten-free. É possibile per ognuno di noi seguire, anche solo sporadicamente, una dieta senza glutine sana scegliendo una serie di cereali per natura senza glutine come miglio, quinoa o grano saraceno. Con le loro farine è possibile realizzare deliziosi prodotti da forno e pasta fatta in casa.

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Published On: 28 Aprile 2021Categorie: Dipendenti

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About the Author: Marta Maestri

Marketer e content creator, con una forte passione per tutto quello che è food. Millennial, laureata in Marketing e con esperienza in aziende Food & Beverage sia in Italia che a Londra. Credo in un futuro di sostenibilità e umanizzazione.