Cosa raccontano le ultime statistiche legate al mondo HR
Cosa raccontano le ultime statistiche legate al mondo HR
Benessere al lavoro, coinvolgimento e produttività: ecco come i lavoratori percepiscono le aziende
Un incredibile 85% dei lavoratori dipendenti di tutto il mondo dichiara di non sentirsi coinvolto sul lavoro [Gallup].
Le ultime statistiche legate al mondo HR dovrebbero far riflettere i professionisti che lavorano in questo settore e che ogni giorno si occupano non soltanto della gestione del personale, ma anche e soprattutto del benessere dei lavoratori.
Sappiamo bene infatti quanto questa variabile sia fondamentale nel determinare la produttività, il coinvolgimento dei dipendenti e il loro senso di attaccamento all’azienda:
- Il 53% dei professionisti delle risorse umane ritiene che una migliore esperienza di onboarding aumenti il coinvolgimento dei dipendenti [Rise People]
- Il 51% dei datori di lavoro è consapevole del fatto che i benefici legati a salute e welfare avranno un impatto maggiore sulla lealtà dei dipendenti e sulla capacità dell’azienda di “trattenere” i propri talenti (retention) nei prossimi 3-5 anni. [Metlife]
Tuttavia l’aspetto cruciale del benessere psico-fisico dei dipendenti sul posto di lavoro viene troppo spesso trascurato e messo in secondo piano da altre necessità reputate prioritarie dai vertici aziendali, come l’incremento del fatturato e il contenimento dei costi.
Pochi fondi per il welfare: il dilemma del mondo HR
Il risultato è che troppo spesso le HR si trovano a non avere abbastanza fondi per implementare quelle misure che sarebbero necessarie a creare un clima di lavoro sereno e produttivo, a far sentire i dipendenti parte della grande “famiglia” aziendale e a rendere l’azienda un “great place to work” in cui tutti vorrebbero andare a lavorare.
Le ripercussioni di un welfare insufficiente però, alla lunga, minacciano di farsi sentire a tutti i livelli aziendali, a cominciare dalla produttività dei singoli dipendenti per finire al problema dell’elevato turn over e delle perdite economiche.
Anche in questo caso sono le statistiche HR parlare:
- Non è casuale che il 72,8% dei datori di lavoro faccia fatica a trovare candidati rilevanti per le proprie mansioni [Talentnow]
- Al contrario, nelle aziende che supportano lo smart working il turnover di dipendenti è inferiore del 25% [Capterra]
Come migliorare il welfare aziendale?
È chiaro che per avere un impatto reale la sola consapevolezza non basta: le aziende devono oggi stesso iniziare ad impegnarsi per finanziare misure di welfare che facciano sentire i lavoratori a proprio agio, sereni e giustamente considerati all’interno del contesto aziendale, pena il fallimento, sulla lunga distanza, di tutti gli obiettivi aziendali legati alla produttività e alla crescita sul mercato.
Fortunatamente, sempre facendo fede alle statistiche HR, il 78% delle aziende afferma che il benessere dei dipendenti è già un fattore critico all’interno dei loro piani aziendali [MarketWatch/Virgin Pulse].
Come affrontare questo problema se lavori nel reparto Risorse Umane?
Agli HR spetta il compito di continuare a sensibilizzare i vertici aziendali sul tema cruciale del benessere dei lavoratori e studiare piani di welfare sostenibili da un punto di vista economico per i bilanci aziendali, insomma: fare il massimo con il minimo budget.
Una sfida utopistica?
Non è detto.
Recuperare budget per il welfare è possibile, ne abbiamo parlato in questo articolo che ti consigliamo di leggere: “Ci spiace, niente budget per il welfare”. Come affrontare questo problema se ti occupi di risorse umane