Per le aziende, innovazione fa rima con alimentazione
Per le aziende, innovazione fa rima con alimentazione
I cittadini italiani sono sempre più orientati verso un’alimentazione flessibile, con meno carne e più alternative vegetali.
Non è da considerarsi né una tendenza temporanea né una scelta isolata, ma una parte importante della nuova presa di coscienza collettiva che riecheggia in tutto il mondo. Infatti, per fronteggiare il cambiamento climatico, gli scienziati suggeriscono di modificare anche le proprie abitudini alimentari in favore dei cibi vegetali, a minore impatto ambientale rispetto ai derivati animali. Abbiamo già parlato di come sta reagendo il settore della ristorazione, vediamo ora come si stanno muovendo gli altri settori.
Le aziende
In Germania, la VolksWagen ha deciso di rivoluzionare la mensa di due stabilimenti, dimostrando una grande attenzione nei confronti delle richieste dei dipendenti e, al tempo stesso, anche della sostenibilità.
Sappiamo infatti che all’interno del gruppo era domandata a gran voce un’offerta in pausa pranzo più orientata verso il cibo vegetale.
Il provvedimento della casa automobilistica è stato riportato dai giornali di tutto il mondo: da agosto 2021, in due ristoranti aziendali non verrà più servita carne – nemmeno l’iconico currywurst. Questo è uno dei piatti simbolo della Germania: si tratta di una salsiccia speziata servita con ketchup, della quale la VolksWagen detiene una ricetta registrata che viene prodotta dalla casa automobilistica solo a uso e consumo di lavoratori e fornitori.
Quella che può sembrare una mossa drastica è in realtà una dimostrazione di sapersi innovare, ottenendo al tempo stesso un ottimo ritorno d’immagine a livello internazionale.
La scelta di eliminare tutti i piatti contenenti carne è solo uno degli approcci possibili. Più frequentemente viene aumentata la proposta di cibi sostenibili, riducendo l’offerta di carne e pesce, come avviene in Google già dal 2017 con i suoi “power dishes” a base vegetale.
Le università
Anche le università prendono posizione. Nelle 34 mense e caffetterie delle quattro Università di Berlino, a partire da ottobre 2021, saranno presenti quasi esclusivamente piatti vegetariani e vegani. Un’iniziativa voluta fortemente dagli stessi studenti per andare verso un’alimentazione sempre più sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’offerta di carne e pesce al 4% sull’intero menù universitario.
Non è la prima: già la Goldsmiths University di Londra aveva annunciato, nel 2019, di eliminare la carne rossa dalla mensa per impattare meno sull’ambiente.
Tutto questo può venire letto sia come una fotografia del presente, che come un’anticipazione del futuro: sono soprattutto i nati tra il 1981 e il 2005 (Millennials e generazione Z) a chiedere che, sul luogo di lavoro come di studio, sia presente un’adeguata offerta di piatti a basso impatto ambientale, cioè vegetali, di stagione e possibilmente a km 0. Tenendo conto che, entro il 2030, il 75% della forza lavoro sarà composta da millennials, possiamo essere certi che presto sarà molto più frequente pranzare in questo modo.
Come iniziare?
Il progetto MenoPerPiù si occupa di avvicinare le aziende all’alimentazione sana e sostenibile con un approccio a 360°. Le numerose collaborazioni, da Stellantis a Gruppo Sella, testimoniano la centralità del tema.
MenoPerPiù offre un percorso di formazione online per fare chiarezza sul rapporto tra cibo, salute e impatto ambientale. Il supporto a distanza si compone di sette video-pillole, uno o più webinar su misura per coinvolgere tutto il team, questionari e materiali informativi a beneficio di tutti. Un buon modo per iniziare a mostrarsi attenti verso queste tematiche.