Smart working, la tua azienda è preparata?
Smart working, la tua azienda è preparata?
Spazi di lavoro modulari e benefit più flessibili per i lavoratori del futuro: scopri come preparare la tua azienda allo smart working
Poter lavorare da casa, o da qualunque luogo si preferisca purché si abbia a disposizione un computer, una connessione a internet e tutti gli altri strumenti necessari per portare a termine il proprio lavoro: ben presto questo modo di lavorare potrebbe diventare una realtà consolidata per molte aziende.
Nell’ultimo periodo si è parlato tanto di smart working, una forma di lavoro, come suggerisce il termine in inglese, “intelligente”, che garantisce ai lavoratori maggiore autonomia e flessibilità nelle scelte relative ai tempi, ai modi e agli spazi di lavoro.
Smart working: quali sono i vantaggi?
Se la tua azienda è ancora scettica rispetto ai vantaggi che l’introduzione di questa nuova forma di lavoro può portare al benessere e alla produttività dei lavoratori, ti consigliamo di dare un’occhiata a queste statistiche legate al mondo HR.
Inoltre, lo smart working migliora le prestazioni lavorative e aumenta la fedeltà del lavoratore all’azienda.
Il turnover di dipendenti è inferiore del 25% nelle aziende che supportano lo smart working [Capterra]
Scegliere di implementare lo smart working, così come introdurre misure di welfare aziendale, significa avere a cuore il benessere psico-fisico dei propri dipendenti: riconoscendo ai lavoratori maggiore libertà e, perché no, più tempo per prendersi cura di se stessi e dei propri cari, si lavora anche positivamente sulla loro autonomia, sul loro senso di responsabilità e in ultima analisi sul loro attaccamento all’azienda.
Smart working: come funziona?
Tutto molto bello, in teoria.
Ma probabilmente ora ti starai facendo delle domande legate alla fattibilità pratica dello smart working:
- Come fare a introdurre questa misura nella vita aziendale quotidiana?
- La mia azienda è preparata ad adottare strategie di smart working?
Per trasformare questo obiettivo in realtà bisogna innanzitutto ripensare l’organizzazione dei flussi di lavoro e i benefit aziendali in modo da garantire ai propri dipendenti la possibilità di lavorare anche da casa avendo a disposizione tutti gli strumenti di lavoro necessari ma soprattutto potendo beneficiare di un’organizzazione ben strutturata del lavoro.
Di cosa ha bisogno uno smart worker?
- Supporti adeguati come pc, tablet e smartphone equipaggiati per il lavoro da svolgere da remoto
- Software e strumenti digitali per il lavoro in team facilmente accessibili anche via smartphone, come app in cloud per la gestione dei flussi di lavoro, l’organizzazione dei turni, la fruizione dei benefit aziendali
- Un’organizzazione del lavoro ben strutturata che preveda, anche a distanza, momenti di confronto dal vivo, ad esempio tramite call su Skype, o in differita, attraverso strumenti di project management che consentono di tenere traccia delle lavorazioni effettuate, come YouTrack o Asana
- Uffici modulari e postazioni flessibili che possono essere sfruttati e ripensati in base alle esigenze del momento
Sulla base di queste esigenze è possibile ripensare l’organizzazione del lavoro in un modo nuovo, flessibile e in grado di adattarsi alle necessità dei lavoratori smart.
Ma non solo.
Anche i benefit aziendali e le misure di welfare vanno ripensate nella nuova ottica, ad esempio garantendo:
- Pasti aziendali flessibili, da poter consumare liberamente anche in ristoranti e bar più o meno lontani dall’ufficio, magari con la possibilità di ospitare anche i clienti per un lunch meeting;
- Aree verdi da sfruttare a scopo ricreativo o misure welfare per andare incontro alle esigenze individuali e familiari dei lavoratori, come ad esempio palestre, convenzioni con centri sportivi e asili nido aziendali.
Che ne pensi?
Il mondo delle misure di welfare è davvero ampio e variegato: per altri spunti al riguardo ti consigliamo di leggere questo articolo dedicato proprio ai possibili benefit per i lavoratori, anche smart: “Welfare aziendale: quali possibili benefit per i lavoratori”