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Green pass per i ristoranti: ecco tutto quello che c’è da sapere

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Green pass per i ristoranti: ecco tutto quello che c’è da sapere

La certificazione verde diventa obbligatoria per ristoranti, musei, palestre ed eventi. Vediamo tutti i dettagli e come controllare il green pass al ristorante.

L’obbligo del green pass per i luoghi a rischio assembramento è ormai una certezza ed entrerà in vigore il 6 agosto. La strada scelta dal Governo è quella di garantire ai ristoranti, e più in generale alle attività di vario genere, di rimanere aperte anche con la risalita della curva epidemiologica, garantendo gli ingressi nei luoghi affollati soltanto a chi è immunizzato, guarito oppure ha effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti.

Nello specifico, secondo quanto contenuto nell’art. 4, per ottenere il green pass occorre provare di aver effettuato almeno la prima dose di vaccino (validità nove mesi) oppure di essere guariti dall’infezione o, ancora, di aver effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo (validità 48 ore). 

Nel decreto legge si afferma che l’utilizzo delle certificazioni verdi servirà per le consumazioni al tavolo in ristoranti e bar al chiuso, mentre non sarà necessario per il servizio al bancone. 

Una seconda fase è prevista per settembre e con molta probabilità prevederà il rilascio del green pass solo a chi ha completato l’intero ciclo vaccinale e riguarderà anche l’utilizzo dei trasporti pubblici.

Vediamo ora però nello specifico il caso del green pass nei ristoranti.

Green pass nei ristoranti: come funziona?

Per quanto riguarda il servizio di ristorazione, la linea adottata dal Governo è quella di utilizzare un pass che preveda soltanto la prima dose di vaccino per entrare ai ristoranti al chiuso, oppure il tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o la guarigione dalla malattia.

Esentati da tutto questo soltanto coloro che sono esclusi dalla campagna vaccinale, ovvero gli under 12 per cui non esiste ancora un vaccino autorizzato, e chi non può vaccinarsi per motivi di salute sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.

Per i ristoranti all’aperto invece non è prevista alcuna limitazione.

Il Green Pass sarà richiesto in zona bianca, gialla, arancione e rossa, ovviamente dove i servizi e le attività per cui è previsto siano consentiti.

Per chi non rispetta le regole, le multe sono salate: da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.


Come controllare il green pass al ristorante

come controllare green pass al ristorante

Il green pass dovrà essere mostrato all’ingresso del bar o del ristorante per sedersi, qualora si decida di pranzare, cenare, fare aperitivo o colazione all’interno del locale.

Il processo di verifica delle Certificazioni Verdi (o green pass) prevede l’utilizzo dell’app di verifica nazionale VerificaC19 elaborata dal Ministero della Salute e sviluppata da Sogei.

L’app potrà essere installata gratuitamente su un dispositivo mobile sia per Android che per IOS e verrà utilizzata solamente dai cosiddetti “soggetti verificatori”, ovvero i pubblici ufficiali e tutti coloro che erogano servizi per cui è previsto il possesso del green pass per accedervi, dunque anche i ristoratori.

L’applicazione consente di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni anche senza la presenza di una connessione internet (offline) e senza memorizzare alcuna informazione personale sul dispositivo del ristoratore, rispettando tutte le norme legate al diritto della Privacy.


Come avviene il processo di verifica

A livello pratico, come controllare il green pass al ristorante? Le fasi per la verifica sono cinque:

  1. Il green pass viene richiesto dal verificatore all’interessato che mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo).
  2. L’app VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.
  3. L’app verifica la scadenza della certificazione in relazione alla tipologia di pass in possesso (quindi a seconda se si tratta di vaccinazione, tampone o guarigione)
  4. A questo punto l’app VerificaC19 mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità del green pass nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa.
  5. L’interessato, su richiesta del verificatore, dovrà mostrare un proprio documento di identità valido ai fini di verificare la corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’app.

L’app non memorizza alcun dato, pertanto in caso di smarrimento o furto del dispositivo non mette a rischio la privacy degli interessati.

RESTAURANT - RIMANI AGGIORNATO
Published On: 23 Luglio 2021Categorie: Ristoranti

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About the Author: Marta Maestri

Marketer e content creator, con una forte passione per tutto quello che è food. Millennial, laureata in Marketing e con esperienza in aziende Food & Beverage sia in Italia che a Londra. Credo in un futuro di sostenibilità e umanizzazione.